Ormai abbiamo appurato come l’Italia si verrà a trovare sul filo di lana ed il gelo faticherà ad entrare sul cuore del Mediterraneo. Discorso in realtà diverso a nord del nostro Paese, dove sembra sempre più probabile l’arrivo di un’ondata di gelo vecchio stile, che trarrà origine dalle latitudini russo-siberiana. Vediamo una rassegna di quanto alcune delle capitali europee, ad iniziare da Parigi: sulla regione francese calo termico drastico dal 12 Dicembre, con crollo delle isoterme di oltre 10 gradi. Rischio neve (parte bassa del grafico) inizialmente non molto elevato, ma dal 14 non sono esclusi episodi nevosi. Lungo termine che sembra restare sottomedia, ma in un ambito evolutivo marcatamente incerto come testimonia la forbice larghissima degli spaghetti.
A Berlino, in Germania, l’aria gelida si affaccerà già da venerdì 11 Dicembre, quindi fra appena 48 ore. Qui il grande gelo sembra assai certo, con spaghetti molto più stretti sia nel breve che nel medio periodo. Attese isoterme medie (la linea bianca) di -10/-12°C per tutto il periodo compreso tra il 12 ed il 19 Dicembre, a conferma di un’ondata di grande freddo non solo intensa, ma anche duratura e con annesse bufere di neve. Periodo prenatalizio molto più incerto, come ovvio che sia in proiezioni a così lungo termine.
Andiamo ancora più ad est, in Polonia, a Varsavia. Il diagramma delle ensemble mostra come il gelo sia davvero alle porte, già a breve le temperature precipiteranno. L’andamento degli spaghetti è piuttosto regolare fino al 15 Dicembre, poi c’è un allargamento, ma il trend medio dovrebbe restare ben sottomedia.
Infine, ci rechiamo a vedere quel che accadrà a Mosca, dove sta sopraggiungendo il burian. Attualmente le temperature sono ancora sopra la media, ma in progressivo forte calo, tanto che entro il 17-18 Dicembre si attendono valori di oltre 10 gradi al di sotto della media, perlomeno in base alle proiezioni delle isoterme ad 850 hPa. Il gelo si consoliderà in maniera forte anche al suolo, mentre le nevicate potrebbero divenire frequenti e più intense dopo metà mese, anche se non si sa quanta della neve prevista potrà venir giù, visto il piano di prevenzione approntato dal governo russo al fine di evitare o ridurre le nevicate per i disagi che arrecano.