Il poderoso campo d’alta pressione sarà davvero duro a morire e condizionerà l’andamento meteo di fine gennaio ed inizio febbraio. Tale promontorio anticiclonico sarà alimentato da costanti apporti d’aria d’estrazione sub-tropicale. Si tratta d’aria calda, i cui effetti si sentiranno soprattutto in quota dove sarà caldo anomalo. Per effetto delle inversioni termiche, le temperature sulle pianure non s’impenneranno su livelli eccezionali. Il culmine di quest’ondata anticiclonica dovrebbe aversi all’inizio di febbraio, quando l’Italia verrà raggiunta dalle masse d’aria più calda che ingloberanno l’intera Penisola, sfondando anche oltralpe.
La mappa sottostante evidenzia l’altezza dello zero termico prevista per il giorno 1° febbraio: addirittura sulle Alpi bisognerà salire oltre i 3700/3800 metri (libera atmosfera) per trovare una temperatura pari a zero gradi. Inutile dire che si tratta di una situazione più consona a quella che generalmente si verifica in piena estate. E invece quest’anno vivremo tutto questo nel cuore dell’inverno. E quest’inverno ci ha già abituato a scenari di caldo così anomalo, anche peggio. Dopo la fase culminante dell’anticiclone, sembra tuttavia aprirsi la strada ad un cambiamento e ad un ritorno a scenari meteo più consoni al periodo.