Una delle peculiarità della stagione primaverile, trattandosi di stagione transitoria, è l’estrema variabilità meteo-climatica iniziale. A marzo può succedere sovente di passare dall’inverno alla primavera, e viceversa, in un batter d’occhio. Non ci credete? Beh, tra qualche giorno dovrete ricredervi. L’Alta Pressione verrà a trovarci ad inizio settimana prossima, regalandoci scampoli di primavera. Ma sarà bene non illudersi, perché in meno di 48 ore l’inverno ci ricorderà che anche marzo può portarci la neve. Le temperature crolleranno e torneranno le nevicate a bassa o bassissima quota.
E in tema di temperature andiamo ad analizzare quello che sarà l’andamento altalenante ipotizzabile. La prima mappa, tratta dal nostro modello ad alta risoluzione, ci mostra le differenze termiche delle ore 13 del 3 marzo, rispetto alla stessa ora di oggi. Appaiono evidenti aumenti diffusi, identificabili facilmente attraverso la scala colorimetrica posta sul lato sinistro dell’immagine. Mediamente guadagneremo, rispetto ad oggi appunto, dai 3 ai 4°C. Al Sud e nelle due Isole Maggiori avremo picchi di 7-8°C in più, il che significa che i termometri saliranno facilmente oltre i 20°C di massima. Le sole zone dove osserveremo diminuzioni saranno quelle alpine-prealpine di Nordest ed anche le coste friulane.
Guardate cosa succederà alle temperature nelle 48 ore successive. Passiamo quindi alla mappa delle differenze delle ore 13 del 5 marzo rispetto alla stessa ora di oggi, dalla quale si evincono diminuzioni diffuse e consistenti. Le flessioni più marcate si registreranno sulle Alpi, nelle regioni Centrali e in Sardegna, dove si perderanno anche 7-8°C. In Val Padana le diminuzioni potrebbero risultare meno forti per via della protezione delle Alpi, mentre al Sud ed in Sicilia l’aria fredda giungerà nelle 24 ore successive. Il 6 marzo avremo infatti una ulteriore diminuzione su gran parte delle nostre regioni. Insomma, tornerà l’inverno.