Questo primo scorcio d’agosto è stato caratterizzato da un drastico mutamento dello scenario meteorologico in Russia, essendo venuto meno quel blocco circolatorio che aveva dominato per settimane con temperature abbondantemente al di sopra delle norma. E’ quindi giunto il tempo di bilanci per la fase di caldo recente: il confronto non può che essere con l’ondata di caldo della scorsa estate, che caratterizzò una gran parte della stagione estiva.
Restringendo l’analisi al solo mese di luglio, nello scorso anno i massimi d’anomalia si erano spinti fino a 9-10 gradi oltre la norma, un livello davvero eccezionale ben superiore a quello dell’ondata di calore che aveva oppresso l’Europa nell’estate 2003. Il mese di luglio 2011 ha invece avuto anomalie non superiori ai 5-6 gradi, seppure estese un po’ a tutta la Russia Europea, dalle zone meridionali che si affacciano sul Mar Caspio fino a quelle più settentrionali.
In sostanza non c’è confronto tra i due mesi appena analizzati: a testimonianza della schiacciante superiorità dell’estate 2010 non possiamo che citare anche quanto accaduto nel mese d’agosto. In tutta la prima quindicina del mese le temperature si erano costantemente mantenute su livelli da fornace invernali, a differenza della prima decade d’agosto di quest’anno che ha invece visto un pesante ridimensionamento termico con ritorno del clima verso livelli decisamente più consoni per la stagione, tranne i settori più meridionali ed il Kazakistan dove sono rimaste residue sacche di caldo.