Stiamo per entrare nel vivo dell’irruzione artica, che svilupperà sui mari italiani centro-meridionali una figura di bassa pressione, responsabile di una temporanea recrudescenza instabile su gran parte del Centro-Sud. La bassa pressione tenderà ad approfondirsi fra domenica e lunedì scendendo lentamente dalle regioni centrali verso quelle meridionali. In questa fase, il minimo barico eserciterà l’attrazione d’aria fredda da nord-nord/est verso le regioni del medio versante adriatico, dove andrà a contrastare con le masse d’aria più umide messe in moto dalla circolazione ciclonica.
Queste masse d’aria più fredde saranno secche in origine, ma si arricchiranno in parte d’umidità attraversando l’Adriatico. L’impatto contro la barriera appenninica andrà ad esaltare i tipici fenomeni da sbarramento: considerando le attuali proiezioni, domenica si potrebbero avere facilmente fiocchi di neve fino a quote molto basse, localmente anche in pianura, sia sull’entroterra romagnolo che su quello nord marchigiano. Pressoché nulla le possibilità di fiocchi fin sulla costa o immediatamente a ridosso, specie se dovessero prevalere i venti di Bora direttamente dal mare: il dicembre 2010 resta quindi irripetibile, rammentiamo che l’anno scorso la neve cadde in gran quantità anche sul litorale.