UN ANNO DALL’ANNIVERSARIO Era l’11 marzo 2011 quando un potente terremoto (il più forte mai registrato nel paese asiatico, con magnitudo 9) sconvolse il Giappone, con conseguenze tragiche soprattutto legate all’onda distruttiva dello tsunami ed allo scatenarsi dell’incidente nucleare di Fukushima. Ad un anno dal precedente evento si sono avute nuove forti scosse di terremoto nella parte nord-orientale del paese, in mare aperto di fronte all’Isola di Hokkaido, ad una profondità di 10 chilometri. L’intensità del terremoto odierno è stata pari a 6.9 di magnitudo Richter ed ha provocato anche uno tsunami con onde anomale massime che si sono spinte fino a 20 cm nell’area della città di Erimo (sud dell’isola di Hokkaido) intorno alle ore 19 (orario locale) e in quella di Hachinohe (Aomori) alle 19.19.
Inizialmente si era pensato ad onde di tsunami più rilevanti, con la Japan Meteorological Agency (Jma) che aveva emesso un’allerta tsunami per possibili onde fino a 50 centimetri d’altezza nelle zone costiere della prefettura di Iwate, e di quelle della parte orientale di Hokkaido e Aomori. L’allarme è poi rapidamente rientrato, anche se difficilmente ci sarebbero stati danni o conseguenze per la popolazione. Rammentiamo che nell’episodio di un anno fa le onde disastrose, da cui si generò anche l’incidente nucleare di Fukusima, avevano raggiunto l’altezza spaventosa di 10 metri, addentrandosi molto all’interno e travolgendo ogni cosa.
ALTRE SCOSSE dopo quella principale A distanza di poche ore dal primo evento, si sono verificate due nuove forti repliche rispettivamente di 6.1 e 5.7 di magnitudo. L’epicentro del sisma di magnitudo 6.1 ha avuto l’epicentro nella città di Coshi, a nord di Tokyo (circa 150 chilometri di distanza dalla Capitale). Nessun allarme tsunami è stato lanciato per queste ulteriori scosse, ma la Japan Meteorological Agency (Jma) ha messo in guardia che “possono esserci lievi modifiche dei livelli del mare nelle regioni costiere”. Nelle prossime ore non sono escluse altre scosse di assestamento e l’incubo corre immediatamente a quanto era accaduto nel marzo 2011.