Una nuova ondata di temporali si appresta a coinvolgere il Settentrione dopo l’antipasto d’inizio settimana, ma questa volta anche le pianure risulteranno maggiormente coinvolte, specie i settori a nord del fiume Po. Le nostre regioni settentrionali si stanno venendo infatti a trovare sulla linea di convergenza tra masse d’aria di origine molto diversa: da una parte l’afflusso caldo umido afromediterraneo nei bassi strati e dall’altra gli spifferi d’aria più fresca dal Nord Europa che lambiscono l’Arco Alpino. Al tempo stesso l’anticiclone tende sempre più a cedere sotto la spinta del vortice iberico.
Le notevoli potenzialità temporalesche fino in Val Padana sono ben evidenti osservando la cartina in basso, con l’indice thunderstorm alle stelle, specie laddove notiamo le colorazioni violacee e fucsia. I temporali potranno pertanto dar luogo a fenomeni di forte intensità, soprattutto a partire dal pomeriggio, ma rammentiamo che solo alcune aree all’interno delle zone a maggior rischio vedranno l’effettivo verificarsi di forti fenomeni temporaleschi. Le proiezioni delle precipitazioni indicano accumuli pluviometrici più consistenti mediamente sulle pianure del Triveneto e sull’est della Lombardia.