Vivaci sussulti instabili si sono manifestati nella serata del 12 aprile, dopo il tramonto: non appena aria più fredda in quota ha valicato le Alpi si sono creati contrasti con l’aria più mite padana ed immediatamente hanno preso vigore alcuni focolai temporaleschi, associati ad intensi rovesci e notevole attività elettrica. Questi episodi temporaleschi hanno dato evidenza della stagione che avanza, quasi un’avvisaglia che il volto primaverile va progressivamente assumendo caratteristiche maggiormente simili all’estate.
Un cambiamento di certo brusco, data la lunga fase simil-invernale che ci siamo trascinati così a lungo. Ad essere maggiormente coinvolte dai fenomeni non solo le aree prealpine e pedemontane, ma anche le zone più settentrionali della Val Padana, dall’Alto Piemonte fino al Friuli. I maggiori rovesci hanno coinvolto alcune aree della pianura lombarda, soprattutto tra Brianza e bassa bergamasca. Fulmini e tuoni hanno parzialmente scosso anche Milano, con qualche chicco di grandine.