NON FACEVA COSI’ FREDDO DA MEZZO SECOLO – La Gran Bretagna ha vissuto la primavera più fredda degli ultimi 50 anni, con una temperatura media fra marzo e maggio (fino al giorno 28) di appena 6 gradi, secondo quelli che sono i dati provvisori indicati dal Met-Office. Per trovare temperature più basse in questa stagione, bisogna tornare addirittura indietro al 1962. Si tratterebbe della quinta primavera più fredda dal 1910, ovvero da quando esiste la serie storia di dati. Le cause di questo freddo anomalo (quasi 2°C sotto la media) derivano da uno schema barico favorevole a circolazione caratterizzata da frequenti venti orientali e settentrionali, che hanno convogliato a più riprese aria fredda dalle regioni europee polari e dalla Groenlandia.
MARZO IL PIU’ ANOMALO – Il primo mese della primavera si è rivelato in particolare più freddo del solito (il più rigido dal 1962), con una temperatura media di 2.2°C, ben 3,3 gradi al di sotto della media di lungo periodo. Marzo è stato non a caso il mese delle eccezionali nevicate diffuse ed abbondanti in Galles, ma la neve tardiva si è mostrata spesso e volentieri anche nella prima parte di maggio, specie sulla Cornovaglia. Per quanto riguarda le precipitazioni, maggio è stato un mese più umido rispetto alla norma (caduti 86 mm contro una media di 70 mm), ma nel suo complesso il trimestre primaverile si presenterebbe leggermente più secco della media, poiché si è avuta una certa penuria di piogge a marzo ed aprile.
PRIMAVERA FREDDA, UN’ECCEZIONE – Anche nel Regno Unito il trend delle ultime stagioni primaverili era verso un generale riscaldamento: basti pensare che nell’ultimo decennio, in ben 8 anni su 10 la temperatura media stagionale del trimestre primaverile è stata più alta della media dell’ultimo trentennio (1981-2010) pari a +7,7°C.