Aprile sta ormai per iniziare, ma sembrerà improvvisamente di aver saltato un mese e di essere passati direttamente a maggio. La brusca accelerazione stagionale sarà causata dall’imminente assalto anticiclonico, coadiuvato da masse d’aria piuttosto calde in quota che, proprio a causa della compressione della massa d’aria indotta dalla struttura barica, verranno facilmente trasferite verso il basso.
Come spesso accade nelle prime fasi di calore primaverili, la superficie del mare è piuttosto fredda (a seconda dei vari bacini, tra i 12 ed i 14 gradi) e questo influenza non poco l’andamento termico generale in una fase di progressiva stasi anticiclonica. Quello che stiamo cercando di dire è che avremo differenze notevole fra le temperature sulle zone costiere e quelle sulle aree interne: in sostanza, i valori più elevati sono attesi sulle aree interne e di pianura, con particolare riferimento alle maggiori aree urbane distanti dal mare.
Milano, Bologna, Firenze (solo per citarne alcune delle più importanti) saranno ad esempio città che risentiranno in misura maggiore della calura, tanto che non si escludono picchi localmente superiori ai 25 gradi nel week-end. La nuova fase sta iniziando e si concretizzerà appieno proprio a partire dal 1° aprile (giornata di domani): su gran parte delle aree interne della Val Padana, ma anche sulle regioni centro-settentrionali tirreniche si supereranno con una relativa facilità i 20 gradi: questa soglia potrà essere oltrepassata anche sulle aree costiere di Toscana e Lazio. Volete sapere come mai? Beh, ci sarà una componente di correnti settentrionali che inibirà le prime brezze termiche costiere ed inoltre tali venti da nord avranno il peso di aver superato l’Appennino, riscaldandosi ulteriormente nella “fase di caduta”.