ITALIA, ESTATE CALDA E SICCITOSA – Si sta per chiudere un luglio decisamente caldo e caratterizzato da clima in prevalenza molto secco. Giugno non era stato da meno ed anche agosto promette d’iniziare all’insegna del caldo persistente e del bel tempo. Le precipitazioni, cadute di recente a macchia di leopardo, non sono riuscite in realtà a portare grossi benefici, soprattutto per il fatto che , laddove sono cadute, si sono presentate con eccessiva foga ed in lassi di tempo piuttosto limitati. Siccità e grandine stanno mettendo davvero in ginocchio diverse produzioni agricole, soprattutto sul Nord Italia: una prima stima dei danni indica che in Italia la siccità starebbe bruciando oltre 500 milioni di euro di produzione agricola. La penuria di piogge è particolarmente problematica al Centro-Nord, dove da inizio 2012 il deficit è piuttosto pesante, con riflessi inevitabili anche in merito al livello delle falde.
ALLARME NEL MONDO – Non è certo solo l’Italia alle prese con gravi problemi di siccità ed il clima impazzito: le perdite alle coltivazioni nostrane portano semmai un aggravamento degli scenari mondiali già catastrofici. Secondo la Fao, nel 2012 ci saranno 23 milioni di tonnellate di cereali e 25 milioni di tonnellate di mais in meno. Solo negli Stati Uniti, la peggiore siccita’ dal 1956 ha bruciato 12 miliardi di euro nel settore agricolo e la raccolta di cereali è crollata anche in Russia e Ucraina a causa delle alluvioni. La siccità rappresenta quindi ”la grande emergenza mondiale” e, secondo la Confagricoltura, ciò potrebbe portare a nuove crisi alimentari in Africa ed aumenti dei prezzi del pane. Questi scenari così inquietanti confermano l’importanza che l’Italia mantenga il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile, considerando che già adesso la metà dei prodotti alimentari sono importati, a cominciare dalla soia (80%), dal grano e dal mais.
CALDO E INCENDI – Caldo torrido e siccità fanno aumentare il rischio d’incendi per i terreni, in quest’estate teatro di roghi che hanno fatto triplicare la media degli ettari di superficie andata a fuoco, rispetto ai dati dell’anno scorso. Si punta forte sulla prevenzione, tanto che Coldiretti ha anche stilato un decalogo per evitare il divampare di incendi, di cui ricordiamo alcune delle regole più importanti e spesso sottovalutate: Occorre evitare di gettare mozziconi di sigaretta e fiammiferi, dall’auto, in qualsiasi zona, non solo nelle vicinanze di campi o boschi. In caso di pic nic o gite in campagna, una volta scelto lo spazio nel verde dove sostare, occorre controllare che la marmitta della vettura, non sia a contatto con erba secca, che potrebbe incendiarsi. Meglio inoltre evitare di disperdere o abbandonare rifiuti o contenitori sotto pressione, come le bombolette a gas.