I radiosondaggi di questa notte sono molto significativi per la Regione Balcanica, soprattutto per le stazioni di rilevazione Rumene, ove la stazione di Cluj, ha registrato una temperatura di -39,9°C a 5290 metri di quota, mentre quella di Bucarest ne ha registrati -35,5°C, alla stessa quota.
Il punto più freddo è situato a Chernivtsi, ove si registrano -40,5°C a quota 5280 metri (e -13,4°C al livello della 850 hPa, a quota 1448 metri.
Le stazioni italiane dei radiosondaggi mostrano un freddo ancora in attesa di irrompere sul nostro Paese, con soli -1,9°C misurati sopra Udine, a 1550 metri di quota, mentre Brindisi ne segna -2,1°C, alla stessa quota di livello della 850 hPa.
Questa mattina le zone della Romania che sono interessate dal “Polo” freddo mostrano nevicate diffuse ovunque, con temperature minime, nelle zone di pianura, che sono state di circa 4-5°C sotto lo zero.
Nevica anche a Serajevo, stamani, con -4°C, ed a Varna, in Bulgaria, con -3°C, mentre Bucarest, approfittando del cielo sereno, è riuscita a scendere fino a -8°C.
Non è quindi grande freddo sui Balcani, dai luoghi dove arriverà l’aria che interesserà la nostra Penisola.
Tuttavia, la direzione di provenienza dei venti freddi, che soffieranno sull’Italia senza l’ostacolo rappresentato dall’Arco Alpino, e le probabili precipitazioni associate al Vortice Freddo, faranno sì che le temperature italiane si possano abbassare ugualmente fino a valori nettamente inferiori alla norma stagionale.
Eventi simili sono accaduti in passato varie volte, negli anni 2001 e 1991, per due vortici freddi che, rispettivamente in Dicembre ed in Febbraio, colpirono da est la nostra Penisola, tuttavia con una traiettoria più settentrionale, tanto da investire più direttamente il Nord Italia. Va anche detto, comunque, che si ebbero condizioni che difficilmente si presenteranno nei prossimi giorni.
Entrambi hanno poi finito per andarsene molto ad ovest, richiamando poi venti più caldi sulla nostra Penisola, soprattutto nel 2001, quando una notevole sciroccata fece innalzare la temperatura del Centro Sud italiano, ma provocò anche una abbondante nevicata da cuscino freddo sulle Regioni Settentrionali.
Stavolta, almeno inizialmente, saranno favorite le zone Meridionali italiane, anche quelle pianeggianti, visto l’ingresso di un minimo di -41°C a 500 hPa, che dovrebbe rovesciare l’aria fredda dalle quote più alte dell’atmosfera verso il suolo.
Ancora incerta poi la traiettoria che dovrebbe seguire il minimo in quota, se potrà oppure no interessare anche le altre Regioni, in particolare quelle Settentrionali e Centrali Tirreniche.
Una situazione della quale è bene tenere sempre sotto controllo gli aggiornamenti modellistici e le immagini satellitari, in quanto non sempre i modelli matematici sono adeguati a prevedere la traiettoria di una retrogressione, che rovescia l’abituale moto ovest- est dei sistemi perturbati.