Gli ultimi dati che giungono dalle stazioni meteorologiche dislocate sul nostro Paese evidenziano una situazione meteo poco consona al clima della nostra penisola: il tasso d’umidità relativa, che al Nord e sul Basso Adriatico, solitamente le regioni piu’ umide, è compreso tra il 40 e il 60 %, raggiunge livelli piuttosto elevati, anche nelle ore centrali del giorno, sul resto dell’Italia.
Dalle immagini “MeteoSat” ad alta risoluzione inviate dal satellite polare si evincono facilmente gli effetti di tali valori igrometrici: l’elevato tasso d’umidità che, sulle isole maggiori ha persino raggiunto il 90%, sta favorendo la persistenza di numerosi banchi di nebbia o foschia che stanno interessando, anche in queste ore, località come Firenze, Frosinone, Roma, Latina, Lamezia Terme, gran parte della Sardegna, il Trapanese, il Palermitano, l’isola D’Elba e Pantelleria.
Al Nord Italia, si segnalano riduzioni della visibilità segnatamente su Torino, Udine e Venezia.
Tale situazione atmosferica, destinata a protrarsi ancora per 24 ore, è causata dal contrasto termico che ha luogo sulle acque superficiali del Tirreno (i cui valori termici, in questo periodo, sono inferiori ai 14°C su tutto il Mediterraneo centrale) con le masse d’aria calda che affluiscono dal Nord Africa, sospinte dall’Anticiclone Sub-Tropicale, da giorni posizionato sul nostro bacino.
In virtu’ delle condizioni di forte stabilità a cui l’atmosfera è soggetta in queste ore, tale contrasto termico si traduce in diffuse nebbie d’avvezione.
Durante le ore diurne, la riduzione della visibilità interessa principalmente il settore tirrenico, mentre dopo il tramonto, complice la dispersione di calore per irraggiamento notturno, si estende a tutte le pianure e le valli interne della penisola, nonché Sardegna e Sicilia.