Anche questa perturbazione settembrina verrà sull’Italia con un consistente carico di pioggia. A differenza di altre fasi di maltempo, quella in imminente arrivo, è seguita da una massiccia irruzione di aria fredda, che solo marginalmente interesserà l’Italia.
Il termine marginale va comunque identificato, infatti, l’aria fredda farà il suo ingresso nel Mediterraneo centrale, con effetti sulla temperatura ben più limitati di quelli avuti sulle Isole Britanniche, Europa centrale e sud della Scandinavia, in quanto il canale di aria fredda attivo dall’Artico verso l’Europa verrà entro oggi stroncato dalle correnti atlantiche.
Ma analizziamo il rischio pioggia:
quando una massa di aria fredda si porta sulle Alpi ed inizia a scendere dalla Valle del Rodano, sul Mar Ligure si genera una circolazione di venti definita “antioraria alle lancette dell’orologio” ovvero una depressione, che in tal contesto viene definita orografica, in quanto, è proprio l’orografia della zona a favorirne la genesi.
Attualmente le correnti che interessano l’Italia sono tra Libeccio e Scirocco, le nubi sono compatte sulle regioni occidentali, segnaliamo piogge isolate ed anche intensi temporali su Sardegna sud occidentale e zona Laghi lombardi. Ma l’attività temporalesca andrà intensificandosi sensibilmente mentre scriviamo questo articolo.
Taluni modelli matematici danno le maggiori piogge in Sardegna, come detto stamattina, sarà il settore centro occidentale del nord dell’Isola e tutto quello ovest ad essere maggiormente interessato, con apporti nelle prossime 24/36 ore anche di 50/100 millimetri. Vorrei anche aggiungere che la Sardegna, più di altre regioni, avrà piogge, dapprima per venti umidi e miti meridionali, poi per quelli da nord ovest.
Altri modelli matematici mettono piogge scarse sull’Isola, abbondanti solo su coste esposte a Libeccio e Maestrale. Tale tesi potrebbe rivelarsi inesatta: a mio modesto avviso, pioverà copiosamente su gran parte della regione, ed estenderei le piogge intense, ad est Campidano, ovest Massiccio del Gennargentu.
Un’area di piogge di forte intensità raggiungerà la Toscana ed il Lazio, le maggiori precipitazioni interesseranno il viterbese, la zona nord di Roma, il sud della Toscana, con possibilità anche di nubifragi. L’area geografica è piuttosto vulnerabili, con Libeccio, a piogge intense.
Un’altra area ad alto rischio pioggia, anche se le elaborazioni dei modelli matematici danno numeri contrastanti sulla consistenza delle precipitazioni, sono la zona delle Prealpi e direi anche in Friuli. Queste regioni sono particolarmente favorite dalle correnti umide generate dalla depressione sul Mar Ligure, e la complessa orografia favorisce piogge anche consistenti, specie nei rilievi.
A mio avviso, le prossime 18 ore saranno molto piovose in Lombardia, parte della zona Laghi, la zona del Garda, il sud del Trentino, Prealpi del Veneto e pianura veneta, il Friuli Venezia Giulia.
Successivamente, con l’ingresso di correnti settentrionali, le regioni alpine, in sostanza poi quelle a nord del fiume Po, vedranno un miglioramento, con il termine delle condizioni ideali per intense piogge.
Con l’ingresso di venti settentrionali, infatti, la depressione, dal Mar Ligure si porterà entro domani pomeriggio sull’Abruzzo, giungerà aria fredda che favorirà condizioni di marcata instabilità atmosferica per più giorni.
In una prima fase, si avrà Mistral nero sulla Sardegna, piogge e rovesci sparsi sulle regioni tirreniche, maltempo di breve durata, su Emilia Romagna con possibilità di piogge importanti su cesenate e la zona di Rimini, così anche su buona parte delle Marche.