Sta per finire luglio, che è stato un mese certamente movimentato per i temporali soprattutto di calore che si sono manifestati a più riprese nelle prime due decadi. Poi è arrivato il gran caldo con apice domenica 28, seguito dalla repentina frustata temporalesca che il giorno successivo (lunedì 29) si è fatta sentire su molte zone del Nord Italia, a conferma di un luglio davvero altalenante. Uno fra gli esempi di maggiore spicco lo abbiamo dalla Lombardia, dove il transito frontale di lunedì è stato associato persino a fenomeni tornadici tra milanese e Brianza. Gran parte della regione ha subito l’ira funesta del maltempo ed anche il bresciano, dove l’ondata burrascosa di ieri pomeriggio (lunedì 29 luglio) ha portato piogge torrenziali e grandinate nelle valli ed in Franciacorta (impressionante il dato dei quasi 3000 fulmini che sarebbero caduti al suolo in tutta la parte orientale della Lombardia).
Perché citiamo il bresciano? Sempre su questo territorio lo scorso 13 luglio si era abbattuta una grandinata da record (vedi qui). Sempre su Brescia e dintorni la recente ondata di caldo è stata davvero notevole, con punte di oltre 7 gradi al di sopra della temperatura massima tipica di luglio. I +37,6° di domenica 28, registrati all’Osservatorio meteorologico dell’Istituto Pastori di Brescia, hanno guadagnato il quinto posto nella classifica delle temperature più alte per il mese di luglio mai registrate dall’Osservatorio dell’Istituto Agrario. Per trovare picchi simili a luglio bisogna tornare indietro sette anni fa, quando il 22 e il 23 luglio 2006 la colonnina di mercurio si era stabilizzata su +38°, e nel 1957, quando il 7 luglio la temperatura aveva raggiunto +38,4°.