L’aggressione del fronte perturbato ha lasciato il segno sulle regioni centro-settentrionali, ma non vuole lasciare nessuna incompiuta: ecco che adesso tocca alle regioni meridionali, inizialmente escluse, confrontarsi con il guasto meteo dalle dinamiche tipicamente autunnali. Si tratta dei rimasugli di quell’ammasso perturbato che ieri era molto più organizzato, ma in queste ore più calde la radiazione solare fornisce una maggiore energia, consentendo così una vivace intensificazione dell’attività temporalesca.
Un fronte convettivo molto attivo sta attualmente colpendo le coste campane, compresa Napoli: si tratta di una linea autorigenerante chiamata in gergo tecnico “squall line” (linea di groppo), nella quale si celano forti e persistenti rovesci che hanno colpito con inaudita violenza anche Ischia: in pochissimo tempo accumulati oltre 50 millimetri, situazione molto più scoppiettante di quella mostrata dalle proiezioni modellistiche. Il malloppo temporalesco sul Tirreno si estende, sull’altro lato, fino all’ovest della Sicilia: il palermitano ed il trapanese sono sotto piogge temporalesche, in un’atmosfera che è eccezionale da vedersi il 28 luglio.
Come accaduto ieri sull’Alto Lazio, l’eventuale insistenza in loco dei fenomeni potrebbe dar luogo ad accumuli ingenti, che riguarderanno nelle prossime ore anche le zone interne della Campania con l’inevitabile contributo dell’orografia appenninica. Considerando il contributo del letto di correnti caldo-umide nei bassi strati, non è esclusa la genesi di fenomeni vorticosi, quali trombe marine (waterspout).