Mai come quest’anno l’andamento generale termico è voluto essere fedele al calendario: come è noto, il 1° settembre è iniziata ufficialmente la stagione autunnale (naturalmente s’intende quella meteorologica e non astronomica) e proprio a cavallo degli ultimi giorni d’agosto si è avuto un netto cambio di registro: un decisa irruzione fresca settentrionale ha avviato nuovi scenari di sicuro più gradevoli e freschi rispetto al periodo canicolare che aveva avvolto l’Italia per buona parte della seconda parte del mese tradizionalmente del solleone.
Vediamo quali sono state le conseguenze del tracollo delle temperature: in quasi tutta Europa il trend generale si è rovesciato e così siamo passati ad una fase termica sottomedia durante l’ultima settimana appena trascorsa. Su gran parte del comparto centro-orientale del Continente, così come sulla fascia baltico-scandinava, le temperature mediamente sono risultate inferiori alla norma stagionale di 3-4 gradi, con picchi più bassi (5-6 gradi di scarto sotto la norma) sulla Slovacchia. In Italia la flessione termica è stata leggermente meno aggressiva (valori sotto la norma fra 1 e 3 gradi in media su tutto il territorio nazionale), ma è stata comunque ampiamente sentita perché nella settimana precedente il caldo era stato assai intenso.
Solo la Penisola Iberica ha fatto eccezione in questo quadro di gran fresco, grazie alla temporanea resistenza della radice rovente di un promontorio anticiclonico sub-tropicale. Nonostante un clima meno estremo rispetto agli scenari da record della settimana precedente, le temperature più anomale si sono avute in Portogallo e sulla Spagna sud-occidentale, con scarti di +4/+5°C rispetto alla norma del periodo. I picchi più alti in assoluto hanno localmente raggiunto i 40-41 gradi, con una differenza radicale rispetto al Centro Europa dove localmente le temperature più elevate hanno persino avuto difficoltà a raggiungere non solo i 20 gradi, ma persino i 15 gradi.
Il sostanziale regime anticiclonico ha abbracciato tutto l’Ovest Europa, favorendo una sostanziale fase siccitosa negli ultimi 7 giorni mentre viceversa l’instabilità l’ha fatta da padrone sulle restanti zone del Continente: i totali pluviometrici più importanti, sebbene non così eccezionali, si sono riscontrati tra la Polonia e la Repubblica Ceca, zone spesso penalizzate dalle importanti fasi di maltempo di quest’estate.