La pausa anticiclonica, accolta di buon grado, volge mestamente al termine. Le precipitazioni pomeridiane, che a dir la verità si presentarono anche ieri, registreranno un’intensificazione. I rovesci temporaleschi, lo si evince dalla mappa del nostro modello di previsione, coinvolgeranno l’intera dorsale appenninica e le zone interne insulari. Non solo. Localmente saranno capaci di estendersi sulle coste, come in Calabria e sul Salento.
Trattandosi di accumuli di pioggia nell’arco delle 24 ore, siamo dinanzi a quantitativi “benevoli”, o se preferite non in grado di destare preoccupazione. Mediamente cadranno dai 5 ai 10 mm, con punte di 15-20, anche 25 mm sulla bassa Calabria e nell’entroterra siculo sudorientale.
Per concludere, non perché meno importanti ma perché le più coinvolte dai fenomeni, osserviamo le regioni del Nord. Quel che balza subito all’occhio è la diffusione dei fenomeni. Evidentemente l’instabilità riuscirà ad estendersi alle pianure. In serata, poi, coi primi sbuffi d’aria fresca vi sarà presumibilmente l’ulteriore accentuazione temporalesca. Gli accumuli non si discosteranno dai precedenti, salvo su alcune aree come l’Appennino Emiliano, il Trentino Alto Adige e le Alpi nordoccidentali laddove i quantitativi di pioggia dovrebbero risultare più consistenti: tra i 25 e i 30-35 mm.