Europa e Nord-America spesso unite da destini meteo comuni: vediamo quali sono i motivi che hanno appunto portato le medesime anomalie termiche negative in questa prima decade di Maggio. La causa principale va ricondotta alla presenza di due vasti blocchi anticiclonici, il primo sulla Groenlandia ed il secondo sulla porzione nord-orientale del Pacifico, che da tali latitudini hanno fatto scendere un fiume di correnti artiche sia sul lato nord-americano che su quello atlantico europeo.
Si è così vissuto un periodo cosiddetto ad onde, cioè con marcati scambi di correnti in senso meridiano: se osserviamo la mappa dell’Europa, notiamo anomalie termiche negative deboli o moderate su tutto il comparto centro-occidentale del Vecchio Continente (fino a -2/-3 al di sotto della media sulle aree colorate con la tonalità più azzurra), ove si è andata ad insediare una duratura area di bassa pressione tuttora attiva. Scarti termici positivi hanno invece interessando parte dell’est dell’Europa e la Russia, a causa del richiamo caldo sub-tropicale esercitato dall’affondo freddo e perturbato che ha dominato sulla parte occidentale dell’Europa.
Correnti artiche hanno regalato intense gelate e nevicate anche sulle zone centro-occidentali degli Stati Uniti e su gran parte del Canada. Come per l’Europa, anche la situazione termica degli USA appare sostanzialmente spaccata su due fronti: infatti le anomalie termiche marcate fino a 7/8 gradi sotto le medie su parte degli Stati Uniti centro-occidentali vanno invece a contrapporsi con il clima ben più caldo delle medie che ha dominato sulla East Coast (scarti positivi fino a 6 gradi sull’area di New York). Le anomalie termiche negative su una parte del territorio canadese meritano particolare attenzione, poiché erano ormai 6 mesi che si registravano costantemente temperature ben oltre le medie periodiche.