La seconda metà di marzo si preannuncia scoppiettante, con un inverno che continuerà a rubare lo scettro alla primavera, quest’ultima per il momento ancora in attesa d’emergere. Il nucleo freddo retrogrado, che ha portato neve ed un sensibile abbassamento termico sul cuore dell’Europa e sul Nord Italia, è ben poca cosa rispetto alla poderosa discesa artica che nei prossimi giorni andrà ad invadere la Russia e parte delle nazioni orientali europee. Si tratta di un’irruzione gelida davvero intensa, che riporterà il vero inverno dopo tante settimane di costante caldo anomalo.
A riportare questo freddo sull’Est Europa sarà un altro “pezzo” del Vortice Polare, ormai frammentato anche in parte del recente “final warming” (riscaldamento) a livello della stratosfera sul Polo Nord. L’Europa Centrale ed il Mediterraneo non dovrebbero risentire di quest’azione gelida, ma si creeranno tutte le condizioni per ulteriori pulsazioni artico-marittime nella prossima settimana. Ciò significa che avremo ancora marcati scambi meridiani favorevoli ad episodi invernali. La primavera faticherà a decollare, al momento non s’intravede una svolta.