PRIMA PARTE DI DICEMBRE MOLTO CALDA Il primo consistente ruggito invernale della stagione si è concretizzato solo negli ultimi giorni su gran parte dell’Europa ed il Mediterraneo: l’aria fredda si è gettata in modo rapido nel week-end alle nostre latitudini, senza riuscire tuttavia a mutare granché l’andamento generale di tutta la scorsa settimana. Come già accaduto nel primo scorcio di dicembre, una vasta circolazione depressionaria tra l’Islanda e la Scandinavia ha infatti sospinto correnti molto miti zonali su gran parte del Vecchio Continente.
Solamente le nazioni più settentrionali hanno subito più efficacemente le ingerenze più fredde artiche, che solo per brevi frangenti sono riuscite a spingersi fino alle medie latitudini. Le discese dell’aria polare hanno colpito più direttamente il Regno Unito, unica zona dove le temperature si sono assestate di qualche grado al di sotto della norma, esattamente come accaduto nella precedente settimana. Questo dicembre si sta rivelando abbastanza freddo per il Regno Unito, ma non certo al livello dei gelidi fine anno 2009 e 2010.
Le nazioni orientali dell’Europa hanno risentito più direttamente delle anomalie termiche legate al predominio schiacciante del flusso atlantico: di regola, in questo periodo, il gelo dovrebbe essere di casa ed invece il mite respiro atlantico ha determinato anomalie fino a 5/7 gradi oltre la norma stagionale. L’incessante scorrimento delle perturbazioni ha però portato situazioni particolarmente piovose su quasi tutto il comparto centro-occidentale dell’Europa: risparmiata in gran parte la Penisola Iberica, rimasta sotto l’ala protettiva dell’anticiclone.