Una perturbazione, associata ad un nucleo di aria gelida, apporterà un peggioramento sull’Italia, in particolare al Centro Nord. Nelle regioni settentrionali e persino la Toscana, si potranno avere diffuse nevicate. Le precipitazioni cadranno copiose sulla Toscana, mentre sull’Emilia Romagna, la bassa Lombardia ed il sud del Veneto, potranno assumere anche forte intensità, con accumuli superiori ai 20-30 centimetri. Rammentiamo che, in considerazione delle temperature estremamente basse, si attende la tipica neve farinosa, quella che crea spessore senza andare incontro a lenta fusione.
Ma vediamo cosa ci indica il modello WRF ad alta risoluzione per la neve: in una prima fase, saranno la Liguria, l’Emilia Romagna e la Toscana a trovarsi in pole position. La mappa in basso si riferisce proprio alla situazione per questo pomeriggio-sera, fino alle ore 00Z di stanotte. Cumulati relativamente esigui (solo qualche centimetro di neve al suolo) si attendono su gran parte del Piemonte e della Lombardia, mentre il discorso appare ben differente per quanto concerne la Liguria, l’Emilia Romagna e l’Alta Toscana. A differenza del precedente episodio, la neve giungerà fino ai limiti della costa non solo in Liguria, ma persino su quasi tutte le zone costiere della Toscana centro-settentrionale. Potrebbe essere un evento davvero da ricordare, per l’abbondanza della neve in poche ore, sull’Emilia Romagna.
Focalizziamo ora l’attenzione sulle successive 12 ore, ovvero una proiezione delle nevicate stimate fra le ore 00Z e le ore 12Z di domani, sabato 19 Dicembre. La cartina è eloquente e mostra ancora abbondanti nevicate su gran parte dell’Emilia Romagna, ma con estensione delle precipitazioni verso il Veneto ed il Friuli Venezia Giulia. Insomma, anche Venezia e Trieste potrebbero essere ricoperte da un velo di neve. Tuttavia, poniamo davvero l’attenzione sull’Emilia Romagna, ove nel complesso l’evento nevoso potrebbe perdurare fra le 12 e le 24 ore, lasciando probabilmente accumuli nevosi fino a mezzo metro nel settore orientale della regione e sulla fascia pedemontana collinare. Rammentiamo che si tratta comunque di stime sulla base delle ultime proiezioni modellistiche, soggette a possibili variazioni. La neve giungerà anche sul resto del Centro Italia (Lazio ed Abruzzo), riguardando più che altro le zone interne a partire da quote collinari.
La nuova fase perturbata nevosa si accompagnerà anche ad un generale rinforzo dei venti, accentuati dalla formazione del vortice ciclonico. Se andiamo a scrutare la direzione e l’intensità delle correnti previste per domattina alle ore 7, spicca subito la Bora gelida sull’area di Trieste, ma anche la Tramontana in Liguria che sfocerà con intense raffiche dalle valli fin sulla costa tra Genova e Savona, specie in corrispondenza dell’episodio nevoso. Questi venti accentueranno il “wind chill” (sensazione di raffreddamento da vento) nelle zone interessate da basse temperature e nevicate. Infine il Maestrale incomberà sulla Sardegna e un richiamo di correnti meridionali, comunque sostenute, risaliranno sul Sud Italia.