Sapendo che il rosso, nella mappa, rappresenta un aumento della temperatura intercorrente tra due step temporali di riferimento, rimaniamo allibiti difronte all’imponenza dell’Anticiclone Africano. Dell’Italia s’è già detto, sottolineando più e più volte il clima primaverile che caratterizzerà le festività natalizia, mentre poco o nulla è stato scritto sulla situazione che si verrà a creare in diverse Nazioni dell’Europa centro orientale.
Abbiamo scelto di approfondire l’argomento perché crediamo che da qui a Natale sentiremo parlare di un crescente “rischio alluvione” in Paesi come l’Ucraina, la Romania, la Bulgaria, la Polonia. Il perché è semplice. L’Europa dell’est, nell’ultima settimana, è stata investita da tempeste di neve e temperature siberiane. In vari articoli apparsi sul nostro giornale, si è parlato di blizzard, di paesi completamente isolati, purtroppo di vittime e feriti. La grandi quantità di neve cadute a quote pianeggianti, si scioglieranno repentinamente e andranno a riversarsi nei corsi d’acqua. Fiumi e torrenti si gonfieranno a dismisura, creando i presupposti per la rottura degli argini.
La scala colorimetrica è coadiuvata da quella numerica, che ci consente di stabilire l’entità del rialzo termico. Noterete, osservando la mappa, una differenza termica superiore ai 10 gradi tra le 06Z odierne (l’ora in cui è stata elaborata l’ultima corsa del modello GFS-Special) e la stessa ora del giorno di Natale. Riferendoci ai colori, siamo in grado di capire il perché dell’impennata termica. Vedete tutto quel blu in Atlantico? Si tratta dell’aria fredda associata ad un affondo depressionario in quella parte d’Oceano. La saccatura si estenderà al di sotto delle coste marocchine, imprimendo un’accelerazione alla risposta dinamica dell’Anticiclone Africano.