L’alta pressione domina lo scenario sul comparto centro-orientale del Continente, contrapposto a due aree di bassa pressione: la prima area ciclonica è collocata sul Vicino Atlantico, mentre la seconda, di carattere freddo, si trova posta fra la Scandinavia e l’Artico Russo. Il campo anticiclonico non è tuttavia così solido in quota, proprio sui mari italiani, dove è presente una lieve situazione vorticosa in quota, con una goccia fredda che incentiva l’instabilità atmosferica.
Le precipitazioni, nel corso delle prossime ore, andranno ad interessare gran parte del Centro-Sud e la Sardegna: si avranno i primi episodi temporaleschi ad evoluzione diurna della stagione, quelli cioè nei quali l’azione termoconvettiva è decisamente esaltata dal soleggiamento diurno.
Questa mappa delle velocità verticali all’altezza isobarica di 700 hPa è in genere un ottimo indicatore per comprendere su quali zone risulta maggiormente probabile la fenomenologia a carattere di rovescio o temporali: i colori caldi (tendenti al rosso) indicano i settori dove si avranno moti ascensionali. Da notare anche l’indicazione dei tassi d’umidità relativa elevati (valori tra l’80 ed il 90%), un ulteriore indice dell’aria instabile in ascesa verticale a supporto dello sviluppo di nubi temporalesche.