La perturbazione, in azione da ieri sull’Italia, è legata ad un vortice di bassa pressione in fase di lento colmamento. Attualmente il minimo ciclonico in quota è collocato sul Tirreno Centrale e tenderà molto lentamente a spostarsi verso sud-est. Inoltre, il vortice sta perdendo intensità a tutte le quote e questi elementi concorreranno tutti assieme a far scaturire un graduale miglioramento su molte zone d’Italia, specie al Nord.
Il tappeto di nubi che copre ancora l’Italia perderà dunque rilievo e tenderà a sfilacciarsi. Le schiarite che si apriranno consentiranno al sole di affacciarsi a tratti già nelle prossime ore e il riscaldamento diurno avrà un certo ruolo nell’incentivare le condizioni d’instabilità, soprattutto sulle zone di terraferma maggiormente prossime al perno di bassa pressione (goccia fredda) accompagnato da masse d’aria relativamente fredde in quota.
Questa mappa delle velocità verticali all’altezza isobarica di 700 hPa (circa 3000 metri d’altezza) è in genere un ottimo indicatore per comprendere su quali zone risulta maggiormente probabile la fenomenologia a carattere di rovescio o temporale: i colori caldi (tendenti al rosso) indicano i settori dove si avranno moti ascensionali e quindi maggiore probabilità di sviluppo dei cumulonembi temporaleschi. Da notare anche l’indicazione dei tassi d’umidità relativa elevati (valori tra l’80 ed il 90%), un ulteriore indice dell’aria instabile in ascesa verticale a supporto dello sviluppo di nubi temporalesche.
La previsione delle precipitazioni del nostro modello MTG-LAM per la giornata di oggi (ore pomeridiane) conferma come la fenomenologia più importante, a carattere convettivo, vada a corrispondere con le zone dove avremo le maggiori velocità verticali negative (cioè spostamento della massa d’aria verso l’alto): pertanto, le maggiori probabilità di formazioni temporalesche diurne si avranno tra la Bassa Toscana, il Lazio, la Campania, la Sicilia e la Sardegna meridionale, tutte zone ove la fenomenologia potrebbe non limitarsi essenzialmente alle zone interne montuose.