UN INIZIO ESTATE fortemente capriccioso Descrivere il mese di giugno ormai alle spalle non è molto semplice: affermare che è stato un po’ caldo e mediamente piovoso non basterebbe certo a dare la giusta importanza alle varie vicissitudini che si sono succedute nel corso del mese, di cui un po’ tutta Europa ha risentito. Anzitutto, dobbiamo premettere che giugno è iniziato sotto una pesante eredità, quella lasciata dalla primavera con un’emergenza siccità molto pesante, in particolare tra le Isole Britanniche e la Francia.
Ebbene, giugno ha portato quelle piogge che in pochi si sarebbero aspettati, talvolta molto intense: il meteo si è rivelato infatti perturbato, soprattutto nella prima parte del mese, anche in quelle zone che più avevano subito un forte deficit pluviometrico nel trimestre primaverile. Fra queste figurano l’Inghilterra, il nord della Francia, il Belgio, l’Olanda, la Germania e la Regione Alpina, zone dove le precipitazioni cadute sono state ben sopra la norma. Dal punto di vista termico, i valori sono rimasti nella norma o poco al di sotto tranne che sulla Penisola Scandinava (interessata da una bolla d’aria calda), ma poi giugno ha cambiato profondamente pelle a partire da metà mese.
Una fase ben più stabile è stata consentita da espansioni anticicloniche prevalentemente di stampo nord-africano, che hanno abbracciato a partire da metà mese i paesi affacciati al Mediterraneo, con qualche sortita anche più a nord. L’estate è così potuta decollare con gradualità, senza che il caldo stesse toccando livelli eccessivi. Ma, quando sembrava che giugno potesse filare senza particolari estremi dal punto di vista termico, pochi giorni prima della fine mese una super fiammata calda sub-tropicale ha messo a ferro e fuoco il cuore dell’Europa, anche se per lo spazio d’appena 1-2 giorni.