Il vento di Bora che soffia a Trieste è il preludio del cambiamento meteo che è stato ampiamente, e da circa due settimane, segnalato. Eppure le previsioni meteo a lungo termine sono da taluni snobbate (o definite fuorvianti), mentre sono di importantissima utilità se gestite nella corretta misura, e soprattutto considerate come linee di tendenza meteo climatica.
Siamo alla vigilia di un’irruzione di aria fredda.
“Irruzione di aria fredda” è una definizione di uso comune che identifica l’arrivo irruento di aria ben più fredda che rimuove quella più mite. Inoltre, questo fenomeno meteo è accompagnato da forti venti, spesso rafficosi.
Al momento l’aria fredda è sopraggiunta al suolo nell’Europa centrale, e ha iniziato a farsi sentire a Trieste dove soffia la Bora e la temperatura è scesa di 6-7°C. Ma il vento di Bora ha raggiunto anche l’Emilia, e i primi reflui d’aria fredda si stanno percependo anche nelle coste di Marche e Abruzzo.
Stanotte l’aria fredda sopraggiungerà in Italia, e avrà nelle prime ore della notte i suoi effetti più rilevanti in montagna, dove si avranno temperature in rapida diminuzione con gelate sui rilievi del Nord e Centro Italia, specie nelle zone esposte.
Domani il clima rigido lo percepiremo anche in bassa collina e pianura di tutta la Penisola, nel Nord Italia e in Sicilia. In Sardegna giungerà un soffio freddo domani, che sarà ben sentito in montagna, dove potrebbe persino esserci qualche fiocco di neve.