Il vortice di bassa pressione, responsabile dell’ondata di maltempo sull’Italia della scorsa settimana, non si è esaurito nonostante sia evoluto da diversi giorni in circolazione autonoma, cioè non più alimentata da flussi perturbati, ma circondata da figure di alta pressione. L’area ciclonica appare così ancora decisamente attiva, probabilmente anche per via del contributo di vapore delle acque del Mediterraneo Orientale, più calde rispetto ai bacini circostanti l’Italia.
Nelle ultime 24 ore i rovesci hanno colpito con forza soprattutto l’Egeo e la Grecia, con accumuli di pioggia superiori ai 60 millimetri sull’Isola di Creta. Alcune inondazioni hanno colpito le zone interne della Grecia, tanto da causare una vittima ed un disperso, oltre a provocare l’interruzione dell’arteria Atene-Peloponneso.
La vigorosa instabilità ha ormai raggiunto le zone più orientali del Mediterraneo: al momento i temporali più consistenti si sono sviluppati sulla parte sud/occidentale della Turchia. Ricordiamo che su tutte queste zone il caldo intenso è stato protagonista dell’ultimo periodo, a causa della risalita di un alito d’aria caldissima subtropicale incentivata dall’affondo freddo ed instabile che aveva colpito gran parte dell’Europa. L’attuale circolazione ciclonica continuerà a restare più o meno stazionaria sulle stesse zone per qualche giorno, finendo per essere agganciata da affondi ciclonici più freschi (saccature) in discesa da nord.