Abbiamo visto la conferma, anche stavolta, che le mappe settimanali che mostrano i cumulati di precipitazione, calcolate tramite il modello matematico GFS, hanno una notevole validità, che va al di là delle normali variazioni delle mappe di run in run.
Su Arco Alpino ed Appennino Settentrionale, si sono verificate effettivamente delle piogge (o nevicate) pari o superiori ai 300 mm di quantitativo, specie sui versanti esposti sopravvento (come in Garfagnana ed Alpi Apuane, oppure sulle Prealpi Venete), dove il fenomeno dello Stau è favorito dalle intense correnti meridionali.
Queste grandi precipitazioni, nel periodo tardo autunnale, sono abbastanza tipiche, ricordiamo che Novembre è il mese più piovoso dell’anno su gran parte della nostra Penisola, con medie mensili che superano quasi ovunque i 100 mm, ma si avvicinano anche ai 200 mm su diverse località italiane.
Stavolta, il fatto che queste grandi precipitazioni autunnali siano iniziate un po’ in ritardo (dopo un Ottobre in prevalenza anticiclonico), spostate nella terza decade di Novembre, quando le temperature sono più basse, ha favorito i grandi accumuli nevosi anche a quote medio – basse, su Alpi ed Appennino.
Questa volta, nel corso della prossima settimana (tra il 03 ed il 10 Dicembre), sono previsti dei cumulati precipitativi vicini ai 200 mm, ma non più sul Nord Italia, bensì su vaste zone dell’Appennino Centro Meridionale, e su Basilicata, Puglia, Calabria, e parte della Sicilia.
Si tratta di quantitativi che superano il 600% della norma per questa settimana, e che dovrebbero ben rimpinguare le falde idriche meridionali abbastanza prostrate da un periodo estivo molto asciutto.
Sembrerebbe che anche nella settimana successiva ad essere favorite per le precipitazioni siano soprattutto le Regioni Centro Meridionali ed adriatiche, ma qui la previsione diventa davvero molto incerta.
Quanto alle temperature, dovrebbero mantenersi su valori lievemente inferiori alla media stagionale, favorendo quindi il mantenimento del manto nevoso su Alpi ed Appennini, ed anzi favorirne gli accumuli su quello Centro Meridionale.