VENETO, E’ EMERGENZA – Abbiamo già dato ampi resoconti di quanto accaduto in Veneto: il sorvegliato speciale era il fiume Bacchiglione che però è iniziato a calare di livello. La città di Vicenza pare aver scampato il pericolo di una nuova alluvione. Tutta la regione fa però i conti con il maltempo: si è registrata una vittime nel veronese, a causa degli ingenti allagamenti nella zona di Lavagno. Anche i fiumi Brenta e Piave sono su livelli sostenuti e preoccupano ancora, mentre è già in corso una stima dei danni, che si annunciano pesantissimi: il governatore del Veneto ha annunciato che chiederà lo stato di calamità naturale. Queste sono le piogge maggiori registrate nel corso della giornata di ieri: Valpore (Valle di Seren) 235.8 mm, Recoaro 231.6 mm, Rifugio la Guardia (Recoaro) 221.4 mm. A questi vanno aggiunti i dati provvisori odierni: sul Rifugio la Guardia sono caduti oltre 50 mm, mentre oltre 70 mm si registrano alle Valli del Pasubio (ove ieri erano caduti oltre 170 mm). In sostanza, complessivamente gli accumuli del peggioramento si avvicinano in qualche caso ai 300 mm.
SITUAZIONE NEL FRIULI – E’ emergenza maltempo anche in Friuli Venezia Giulia, dove le piogge sono cadute persistenti ed abbondanti soprattutto nella parte Nord Ovest. Durante la notte, la strada regionale 251 della Valcellina e’ stata chiusa a causa dell’esondazione del torrente Varma, anche se poi la situazione è tornata regolare. Nel Pordenonese, sul Piancavallo in 24 ore sono caduti 268,2 mm di pioggia, a Polcenigo 220 mm e ad Andreis 214. Il Genio civile di Pordenone mantiene attivo il Servizio di piena sul fiume Livenza, nei tratti di propria competenza. Le portate provenienti dai bacini montani del Cellina e Meduna, grazie all’invaso di Ravedis, hanno raggiunto un valore massimo complessivo di portata in uscita di ben 524 mc/s all’una di questa notte, per poi diminuire ai 262 mc/s delle ore 5.00, tornando al di sotto del livello di guardia. Il Servizio difesa del suolo regionale mantiene attivo il Servizio di piena lungo l’asta di valle del fiume Meduna. La situazione resta a rischio, anche perché permarrà l’instabilità atmosferica e sono attese ulteriori precipitazioni, sebbene con rovesci sparsi ed intermittenti ma localmente abbondanti.