MEDITERRANEO unica zona assediata dalle precipitazioni La drastica contrapposizione fra un vasto anticiclone continentale sul Nord Europa ed una zona ciclonica perturbata mediterranea è ben visibile se andiamo a scrutare quelle che sono state le precipitazioni che si sono verificate fra il 10 ed il 16 ottobre. Ebbene, a fronte di una buona fetta dell’Europa Centro-Settentrionale letteralmente a secco, per via dell’insistenza di un campo anticiclonico, sulle zone affacciate al Mediterraneo le precipitazioni non sono certo mancate, assumendo talvolta carattere dannoso di nubifragio e alluvione lampo.
Le aree più colpite dalle precipitazioni sono state la Spagna nord-orientale con particolare riferimento a parte della Catalogna, la Francia Pirenaica, il Sud Italia, una fetta delle nazioni della Ex Jugoslavia, la Grecia e l’Egeo. Il mancato sfogo verso est del vortice perturbato, che per oltre 3 giorni è rimasto aggrappato alle Baleari, ha creato i presupposti per un’insistenza delle piogge a sfondo temporalesco sulle stesse zone, coadiuvate da venti tiepidi e molto umidi di matrice nord-africana.
ANOMALIE TERMICHE, fresco rispetto alla norma In linea generale, gran parte del Continente Europeo ha avuto, sempre con riferimento al periodo settimanale fra il 10 ed il 16 ottobre, scenari termici più freschi rispetto alla norma, in particolare il comparto centro-orientale. Questo è accaduto nonostante la forte presenza anticiclonica, tuttavia alimentata da un lago d’aria fredda in quota che si è facilmente trasmesso ai bassi strati grazie ai moti discendenti in atmosfera imposti dallo stesso anticiclonico: la serenità del cielo e la stagnazione delle masse d’aria hanno certamente contribuito a causare un abbassamento dei valori termici minimi notturni, con le prime forti gelate non solo sull’Europa Orientale, ma anche in Scandinavia, cuore pulsante di un anticiclone ad evidente carattere parzialmente freddo.