L’assalto anticiclonico verso l’Italia è tutto sommato ancora alla fase embrionale, eppure le temperature in alcuni casi hanno raggiunto valori primaverili sfiorando i 20 gradi sullo spezzino e in alcune località di Toscana e Lazio, fra le quali Firenze. Com’è stato possibile tutto ciò? E allora nei prossimi giorni dove arriveremo? Partiamo con ordine: questa improvvisa crescita termica è stata a carattere locale, innescate da una congeniale configurazione barica.
La rimonta del campo anticiclonico da ovest ha trascinato un primo contributo di masse d’aria calde in quota, specie sui versanti di ponente dell’Italia Centro-Settentrionale: questa è la premessa per spiegare gli alti valori termici raggiunti in alcune località della Riviera di Levante, della Toscana e del Lazio.
A far la differenza è stata la circolazione nei bassi strati, con una debole componente settentrionale (nord-nord/est) che ha comportato la discesa dalle zone appenniniche d’aria non più fresca, ma quella relativamente tiepida portata dall’anticiclone che si è ulteriormente scaldata per effetto della compressione adiabatica tipica delle correnti favoniche.