Durante la calda stagione, quando nel Mar Mediterraneo c’è l’Alta Pressione, forti temporali si possono sviluppare dalla Francia verso l’Europa centrale e causare ingentissimi danni per i forti venti, i nubifragi e la grandine di grosse dimensioni.
Anche quest’anno abbiamo raccolto informazioni su centinaia di super grandinate, talune con chicchi anche oltre i 10 centimetri di diametro. Questi sono eventi di straordinaria potenza e intensità che danneggiano cose e possono anche uccidere gli animali e causare anche trauma cranico in chi si trova esposto a tale disavventura.
Questa Estate abbiamo vissuto il tornado del Veneto, che è poi stato classificato come uno dei più violenti degli ultimi anni. Ma ora siamo nella stagione dei super temporali del Mar Mediterraneo.
Chi abita distante dal mare conosce poco di questi eventi (Nord Italia), ma chi vive in prossimità delle coste mediterranee, specie quelle esposte ad ovest, ha sperimentato il passaggio di uno di questi mostri.
Per fortuna questi super temporali raggiungono la maggiore intensità in mare aperto, dove scatenano furiose ed improvvise tempeste che mettono in difficoltà imbarcazioni di medie dimensioni. Questi super temporali sono accompagnati anche da trombe d’aria, grandine, ed in particolare da tempeste elettriche.
I super temporali (Mesoscale Convective System) possono generare venti costanti anche di oltre i 100 km orari, con raffiche in mare aperto anche di 180/200 km orari, e innalzare onde di vari metri. Questi temporali sono eventi temuti dai marinai che percorrono le Baleari, la Corsica e la Sardegna, dove sono maggiormente frequenti in questo periodo dell’anno.
Anche le rotte aeree vengono deviate per non incappare in questi super temporali, in quanto il top nube supera persino la Troposfera (in questo periodo, alle latitudini mediterranee è di circa 12-15 km) e vengono misurate temperature anche di -60°C.
Cluster temporalesco a ridosso della Sardegna nel pomeriggio del 4 Settembre 2015. In questa fase il temporale era probabilmente un Mesoscale Convective System (MCS).
Nel linguaggio tecnico della meteorologia sono classificati supercelle, altri temporale Mesociclonico, ma il più temuto è il Sistema Convettivo a Mesoscala detto in inglese Mesoscale Convective System (MCS), che per fortuna è evento raro.
I temporali che ieri abbiamo visto formarsi nelle Baleari e che poi hanno investito la Sardegna, erano tra il Mesociclone ed il sistema Convettivo a Mesoscala.
In mare aperto il temporale aveva una struttura ampia circa 200 km, ed era un possibile Sistema Convettivo a Mesoscala (MCS). Giunto in Sardegna, sia per i danni, che per altri elementi che abbiamo esaminato, il temporale ha perso intensità, anche se in alcune zone si sono avuti eventi meteo estremi con probabili trombe d’aria o venti decisamente oltre i 150 km orari per i danni causati, nubifragi, grandine di grosse dimensioni.
In un articolo di ieri abbiamo parlato di sistema temporalesco a Sistema Convettivo a Mesoscala che interessò la Sardegna nel Settembre 2008. In tale circostanza il temporale toccò terra mantenendo quasi inalterata l’intensità che aveva in mare aperto. Altro simile evento si ebbe nell’ottobre 2007 a Palma di Maiorca.