L’aria fresca che verrà da nord-nordest non andrà solamente a produrre un’instabilità localmente preoccupante, ma avrà un ruolo determinante nell’incentivare una ulteriore diminuzione delle temperature. Nonostante le flessioni che andremo ora ad analizzare, la contrazione del profilo termico servirà “appena” a riportarci in linea con le medie stagionali.
La giornata che dovrebbe “patire” maggiormente l’incidenza dei venti settentrionali sarà quella di lunedì 11 maggio. Come si evince dal nostro modello, si tratterà di flessioni diffuse e localmente consistenti. Le più incisive andranno a verificarsi al Centro Sud, con picchi di oltre 10°C in meno soprattutto sulle adriatiche. Diminuzioni superiori a 4-5°C interesseranno anche le interne tirreniche, la Sicilia e alcune zone della Sardegna.
Sulle coste che si affacciano lungo il Tirreno la ventilazione favonica dovrebbe determinare lievi rialzi termici, rialzi che invece risulteranno ben più corposi sull’arco alpino ed in particolare nelle aree vallive (dove ci aspettiamo una maggiore incidenza del foehn).