BRIVIDI DA PIENO INVERNO – L’Europa Centro-Settentrionale è reduce da una prima parte di settimana con bufere di neve e scenari piuttosto inusuali per marzo: il peggio è ormai passato, ma il gelo resta davvero notevole anche se ormai agli sgoccioli, dato che aria più mite nord-atlantica inizia a premere verso le Isole Britanniche. I valori minimi odierni si sono confermati decisamente rigidi, in taluni casi esaltati dalla presenza della neve al suolo. Il cuore del gran freddo a medie latitudini europee si è portato tra la Polonia, la Germania e la Repubblica Ceca: -12°C a Berlino, -11°C a Praga e Varsavia, -10°C a Dresda solo per citare alcune fra le città più importanti. Sulle aree interne scandinave si sono raggiunti i valori ancora più bassi, con punte di -33°C e fra le capitali spicca Helsinki con ben 23 gradi sottozero.
RAFFREDDAMENTO MARCATO SI SPINGE A SUD – Come abbiamo già descritto, l’aria artica sta iniziando ad affluire sul Mediterraneo Centrale, sotto l’input di un profondissimo vortice depressionario attualmente centrato sui mari meridionali italiani. Le correnti più fredde affluiscono sia dalla Valle del Rodano che dalla Porta della Bora, ma gli effetti sono ben più morbidi rispetto a quanto visto in Europa. In sostanza abbiamo un ritorno di freddo invernale, ma nessun gelo eccezionale per il periodo. Il grosso del gelo stazionante in Europa non sarà in grado di sfondare direttamente sul Mediterraneo, ma tenderà a propagarsi verso le zone balcaniche. La mappa in basso mostra il crollo termico atteso nelle prossime 36-48 ore e proprio sui Balcani si andranno a perdere 12-15 gradi, con gelo e nevicate abbondanti.