Una cupola di Alta Pressione di eccezionale intensità interessa l’Italia, la Penisola Iberica e la regione francese. Alla quota di quasi 6000 metri vengono misurate pressioni atmosferiche di 500 hPa, valore altissimo per settembre e tuttavia anomalo in qualsiasi stagione per l’Europa.
Al suolo è attiva una struttura di Alta Pressione con valori quasi uniformemente distribuiti tra i 1025 ed i 1020 hPa, pressioni atmosferica non tipiche negli anticicloni africani.
L’anticiclone che si è formato è potentissimo; causa di una lunga e persistente ondata di calore che nella Penisola Iberica, dove nelle zone meridionali si hanno temperature massime anche superiori ai +40°C da oltre una settimana.
In Italia la temperatura, seppur superiore alla media, con i maggiori picchi sono stati misurati nel Nord, non è investita da un’ondata di calore, bensì di caldo. Da domani si avrà un graduale cedimento strutturale dell’anticiclone ed un progressivo calo delle temperature.
Attualmente la struttura anticiclonica genera una marcata e diffusa azione stabilizzatrice a tutte le quote, con una compressione dell’atmosfera verso i bassi strati. L’alta pressione impedisce o inibisce i moti termoconvettivi, in cielo non si formano nubi cumuliformi se non occasionalmente. Sono assenti i temporali pomeridiani.
In quota, assenti i rimescolamenti dell’aria, compresi quelli termoconvettivi, l’aria è secca, il cielo appare azzurro. Non vi è pulviscolo del Sahara che vela l’azzurro del cielo, infatti questo non è anticlone africano, ma ha delle similitudini con quegli anticicloni che abbiamo veduto spesso negli ultimi anni, e che hanno generato potenti ondate di calore sull’Europa occidentale.
Originariamente era un anticiclone azzorriano come da manuale, e direi che tutt’ora lo è. In queste ore si sta abbassando la pressione atmosferica nel nord Africa, mentre dalle analisi a 500 hPa vediamo una strana struttura cuneiforme che dalle Canarie si estende sino all’Italia.
A 850 hPa i picchi massimi di temperatura non sono sul Sahara, ma bensì tra il Marocco occidentale e le Canarie, ovvero nel quadrante occidentale dell’Alta Pressione, dove i venti soffiano dai settori meridionali.
E’ come se le masse d’aria inizialmente calde del Sahara vengano ulteriormente riscaldate dall’azione adiabatica dovuta al potente anticiclone, oltre che dalla Catena occidentale dell’Atlante. A 850 hPa nel Sahara ci sono temperature più basse che in Spagna e le Canarie, quasi simili a quelle osservate in Italia.
L’anticiclone andrà presto in subsidenza, si è invecchiato, gradualmente terminerà la sua vitalità e migrerà verso altre zone, favorendo una diminuzione della temperatura sulle regioni attualmente interessate dal caldo.