L’arrivo dell’aria fredda ha portato l’atteso crollo termico: il risveglio di stamane ha visto la colonnina di mercurio scendere su valori vicini allo zero in alcune zone di pianura e fondivalle del Nord, ma anche alla basse quote dell’entroterra peninsulare. Il calo termico notturno è stato esaltato dalla serenità del cielo, grazie alla pausa intercorsa fra due perturbazioni. Fra le temperature più significative registrate dal Servizio Meteo Nazionale, spiccano i -1°C di Aosta, ma anche gli 0°C a Bolzano, Arezzo e Perugia. Valori prossimi allo zero anche in diverse località della Pianura Padana, specie in Piemonte ed Emilia. La rete di monitoraggio Asmer ha misurato appena +1°C a Reggio Emilia, mentre a Castelfranco Emilia la colonnina di mercurio è scesa fino a -1°C.
Nulla di così eccezionale per il periodo, non fosse altro per il fatto che in qualche caso si sono registrati i picchi termici fra i più bassi dell’anno. Tutto effetto di un inverno pressoché assente e queste brinate tardive (ricordiamo che al suolo si manifestano anche con temperature dell’aria di qualche grado sopra lo zero) d’inizio primavera sono certamente un’insidia da non sottovalutare per i potenziali danni che possono arrecare alla vegetazione agricola, in pieno stato primaverile anche per il caldo anomalo delle ultime settimane. Nella foto in basso possiamo ammirare il panorama di Barzio, in Valsassina sulla provincia di Lecco: in nottata la temperatura è scesa fino a quasi -2°C, ma in questo caso ci troviamo ad un’altitudine di circa 750 metri.