Il vortice instabile, che ha riportato dinamicità dopo un lungo periodo anticiclonico, si è rapidamente allontanato sui Balcani, dando libero ed ulteriore sfogo ai venti settentrionali che hanno trasportato masse d’aria fredda d’estrazione artica. Questa mattina, osservando i valori minimi notturni, si è evidenziato tutto il peso del ricambio d’aria avvenuto, con forti cali termici laddove le condizioni meteo sono risultate ideali al raffreddamento da irraggiamento.
I picchi di freddo più significativi non hanno interessato tanto il Nord (rari i valori in pianura sotto i 5 gradi), dove le nubi della nuova perturbazione hanno soffocato la discesa termica, quanto le regioni centrali. In particolare segnaliamo alcuni valori misurati sulla Toscana e sul Lazio: Viterbo ed Arezzo 1,2°C, Frosinone +1,4°C e Roma Fiumicino +2,9°C. Dopo il caldo vissuto nei giorni scorsi, trovare valori così prossimi allo zero ci fa rimanere un po’ sbalorditi.
Andando sui settori adriatici, spicca Pescara dove la minima si è fermata ad appena +2,4°C: basti pensare che solamente 2 giorni si erano registrati la bellezza di 27 gradi. Gelo invernale notevole anche sulle località dell’entroterra abruzzese: a Pescasseroli (1100 metri), dopo la neve di ieri, si sono misurati all’alba -5°C, stessa temperatura di Tagliacozzo (AQ), che si trova ad appena 730 metri d’altezza. Molto significativo il freddo anche sulla Campania: la temperatura minima di Napoli Capodichino è stata di +2,4°C, quella di Grazzanise (entroterra casertano) addirittura -0,8°C.