Mentre il flusso perturbato atlantico continua a scorrere indisturbato sul vecchio continente, lungo le alte latitudini si cominciano a delineare interessanti manovre bariche che nel medio termine potrebbero favorire l’apertura di scenari davvero interessanti per la sorta della stagione invernale. Difatti nei prossimi giorni sul nord Europa, fra l’Atlantico settentrionale e la Scandinavia, si andrà a collaudare una vasta, quanto complessa, circolazione depressionaria a carattere freddo, che fa capo al lobo europeo del vortice polare, alimentata dalla discesa di vari blocchi di aria gelida d’estrazione artica marittima.
Quest’aria piuttosto fredda, proveniente dalle latitudini artiche norvegesi, nel corso del fine settimana comincerà gradualmente ad addossarsi a nord delle Alpi, dove scivoleranno isoterme piuttosto basse, con valori di circa -8°C -9°C a circa 1300 metri.
All’inizio della prossima settimana parte di quest’aria fredda, temporaneamente parcheggiata a nord delle Alpi, tenderà a traboccare sul Mediterraneo, incanalandosi all’interno della valle del Rodano, dando vita ad una intensa irruzione di aria fredda, di tipo artica marittima.
L’aria molto fredda penetrando sul Mediterraneo, in direzione della Sardegna e dei mari italiani, tenderà ad interagire con le masse d’aria più miti e molto umide preesistenti in loco, generando forti contrasti termici che determineranno condizioni di tempo marcatamente instabile e perturbato su buona parte delle nostre regioni.
Inoltre, come viene evidenziato dagli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici, in particolare dall’ultima corsa del modello americano, lo scontro fra l’aria molto fredda in uscita dalla valle del Rodano con quella più mite e umida sub-tropicale, in risalita dalle coste africane, scaverà una profonda ciclogenesi che andrà a posizionarsi fra la Sardegna e il Tirreno.
Questo vortice depressionario, piuttosto profondo, produrrà una severa ondata di maltempo, che coinvolgerà soprattutto le regioni centrali e meridionali, dove si potranno verificare rovesci e temporali anche di forte intensità.
Sulle regioni settentrionali, invece, già a partire da lunedì 15 l’afflusso dell’aria più fredda determinerà un marcato calo termico e persino delle nevicate fino a bassa quota. L’aria fredda raggiungerà pure la Sardegna, attraverso intensi venti settentrionali. Sull’Isola, inoltre, ad inizio settimana saranno possibili rovesci nevosi fino a bassa quota.