La disastrosa alluvione lampo in Francia ha lasciato dietro di sé una scia di morte e distruzione: si tratta di un evento calamitoso del tutto eccezionale per il periodo, in considerazione del fatto che questo tipo di fenomeni estremi, con associati record di pioggia in poche ore, si possono verificare più facilmente nei mesi autunnali.
A distanza di oltre 24 ore dall’evento che ha sconvolto la Provenza, continua purtroppo a salire il tragico bilancio delle violentissime piogge torrenziali, peraltro ancora provvisorio, con 20 vittime e 12 dispersi. La zona più colpita dalla strage è stata quella del dipartimento del Var: veri e propri torrenti d’acqua fangosa si sono riversati sulle strade giungendo in diversi comuni, fra i quali Draguignan ove l’acqua avrebbe raggiunto, nel momento topico, anche i 2 metri d’altezza travolgendo tutto ciò che trovava incontro. Diverse persone si sono dovute rifugiare sui luoghi più elevati, soprattutto sui tetti delle case, mentre ad evento concluso gli scenari appaiono apocalittici, con le automobili accatastate una contro l’altra dalla violenza dell’acqua.
Ma quanta pioggia è caduta? Secondo le prime fonti attendibili si parla di totali di pioggia pari a 400 millimetri sulle zone più colpite. A Draguignan sarebbero scesi ben 350 millimetri in 16 ore, un dato del tutto eccezionale. Rammentiamo che la causa dell’evento va attribuito ad un sistema convettivo a mesoscala sviluppatosi sul mare, in prossimità delle coste francesi, ed autorigeneratosi per diverse ore grazie all’alimentazione di un flusso tiepido e molto umido d’estrazione nord-africana.
Altre precipitazioni sono cadute nelle ultime ore in zona, per via di una ritornante instabile legata alla stessa perturbazione, che per fortuna ha perso potenza, ma ha causato ulteriori temporali, la cui attività elettrica è stata immortalata nella foto in basso. La situazione quindi non è ulteriormente degenerata, ma l’azione dei soccorsi avrebbe necessità di un deciso miglioramento delle condizioni meteo, che ancora non appare imminente.