AGOSTO, il mese estivo per eccellenza Così è stato anche quest’anno sul Mediterraneo ed in genere su tutta la parte meridionale del Continente, Italia compresa. La notevole performance dell’anticiclone africano nella seconda parte del mese ha fatto seguito ad un periodo altrettanto anticiclonico di prevalente calma piatta nella prima quindicina d’agosto. In questo modo, dopo che si era temuta una fine prematura dell’estate per via di un luglio molto agitato, agosto ha salvato in extremis una stagione molto in bilico.
Risulta noto a tutti come agosto sia di norma caratterizzato da una scarsa presenza di precipitazioni alle nostre latitudini: la perseverante azione anticiclonica ha però davvero evitato qualsiasi efficace interferenza instabile e così emerge in modo molto marcato il quadro di un mese decisamente siccitoso. Gli accumuli di pioggia, quasi ovunque compresi fra 0 e 10 millimetri sull’Italia, sono così risultati significativamente inferiori alla norma: su oltre metà del territorio italiano, ma anche su Balcani e Spagna Orientale sono mancati all’appello circa il 75% delle precipitazioni d’agosto, per quanto si tratti pur sempre di numeri irrisori.
Il flusso instabile atlantico è stato costretto a stazionare a latitudini più elevate di quanto avvenuto nella prima parte dell’estate. Solamente l’Europa Centro-Settentrionale ha risentito quindi a tratti dei passaggi perturbati: si sono avute precipitazioni a tratti estremamente rilevanti per via degli accessi contrasti dovuti alla contrapposizione delle risalite calde sub-tropicali con gli ingressi d’aria fresca atlantica. Dal punto di vista delle anomalie, hanno prevalso cumulati oltre la norma soprattutto sulle aree occidentali europee, ma anche diverse zone di Scandinavia e Baltico.