Di solito, si può parlare di “acqua alta” sulla città di Venezia, quando la marea supera il livello di 80 centimetri sopra lo zero mareografico di Punta Salute: solo quando viene oltrepassata tale soglia, sorgono problemi di viabilità in alcuni dei punti più bassi della città, fra cui Piazza San Marco. In condizioni di marea già di poco superiore a 100 centimetri sul livello del medio mare, diventano ragguardevoli i tratti cittadini sommersi dall’acqua.
Ricordiamo che la marea osservata a Venezia è data dalla somma di due componenti: l’aspetto squisitamente astronomico, dettato soprattutto dal movimento della Luna e del Sole, e poi quello prettamente meteorologico. Riguardo quest’ultimo aspetto, sono il vento e la pressione atmosferica ad accentuare notevolmente il fenomeno dell’acqua alta: lo Scirocco, quando soffia assai sostenuto, è il principale responsabile dell’acqua alta.
Questo vento infatti è capace di risalire su tutto l’Adriatico (soffia lungo lo stesso asse longitudinale), ed ha un’ampia zona disponibile per amplificare la sua forza sul moto ondoso del mare, riuscendo inevitabilmente a produrre un accumulo d’acqua verso l’estremità settentrionale chiusa dell’Adriatico, specie in concomitanza della presenza di un minimo barico ravvicinato sul Nord Italia.
Al mattino di ieri, 3 dicembre, Venezia ha registrato un picco di marea di ben 136 centimetri (somma fra la marea astronomica di 70 cm e contributo meteorologico complessivo di ben 66 cm), il più alto della stagione che ha dunque sfiorato il limite dei 140 centimetri, a partire dai quali scatta il cosiddetto codice rosso equivalente ad un tipo di marea eccezionale (livello questo toccato l’anno scorso due volte a dicembre con 144 e 145 centimetri). Il 2010 è già un anno record per la frequenza con cui la città ha subito l’acqua alta: ben 179 volte sopra gli 80 centimetri, con una proiezione a fine anno di almeno 200 episodi. Anche la marea sopra il metro ha avuto una frequenza senza precedenti: 39 volte finora in questo 2010, con il record di 32 casi (risalente al 2009) quindi battuto.
L’evento avuto ieri è stato comunque notevole, tanto da poter essere collocato all’incirca al ventesimo posto fra le maggiori maree della classifica storica di Venezia. Problemi importanti per l’acqua alta si sono avuti nella zona lagunare di Chioggia (misurati 135 cm), dove il cosiddetto mini-Mose che protegge fino a 130 cm la città è stato superato con la conseguenza degli allagamenti che hanno interessato il centro cittadino.