Pubblichiamo la seconda parte dello studio, per chi non avesse letto la prima parte può leggerla qui: https://www.meteogiornale.it/notizia/19919-1-acqua-alta-ad-ischia-e-lipari-fenomeno-frequente
Tra i dati acquisiti con le ricerche in corso presso il Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio dell’Università Federico II si evidenzia l’elaborazione di cartografie tematiche che consentono la visualizzazione oraria dell’evoluzione del livello marino dei mari italiani, e di parte del restante Mediterraneo, utilizzando i dati provenienti dalle stazioni mareografiche ufficiali. I dati sono stati elaborati con un algoritmo e un software appropriato. Con l’utilizzo di una scala cromatica sono stati differenziati diversi valori del livello di marea per rendere più immediata la comprensione delle differenze altimetriche del livello marino tra le varie località.
La ricerca sul fenomeno dell’acqua alta che si verifica ad Ischia in Via Iasolino e in Riva Destra ha evidenziato che durante il 2009 si sono verificate 87 invasioni delle banchine basse di Ischia Porto da parte dell’acqua marina durante le alte maree. Durante il 2010 i fenomeni di acqua alta ad Ischia sono stati 135.
Le banchine basse di Ischia e la parte bassa di via Mariano Amendola di Lipari non sono in sicurezza ed i fenomeni di invasione da parte dell’acqua marina sono in aumento per cui è necessario eseguire adeguati interventi strutturali che possono prevedere sistemazioni definitive quali il sollevamento artificiale del piano campagna con l’adeguamento strutturale degli edifici e dei sottoservizi e interventi transitori che garantiscano l’isolamento dal mare durante le fasi di acqua alta e l’evacuazione dell’acqua di ruscellamento ed eventualmente di falda durante i periodi in cui si verificano eventi piovosi.
Il monitoraggio del livello marino lungo i mari italiani e del Mediterraneo consente di individuare i periodi di breve e lunga durata nell’ambito dei quali il sollevamento generale dei livello dei mari italiani può accentuare l’ulteriore incremento verticale anche in sinergia con il ciclo lunare ed il transito delle perturbazioni. La ricerca ha evidenziato che il sollevamento eccezionale prolungato del livello marino dei mari italiani (vedi il grafico relativo all’acqua alta eccezionale del 1 gennaio 2010 in figura 12) è prevedibile e visualizzabile su carte tematiche in tempo reale come pure sono prevedibili eventuali fenomeni concomitanti quali gli effetti del ciclo lunare, del transito di significative perturbazioni atmosferiche, delle forti mareggiate e degli eventi piovosi in bacini idrografici.