Quasi tutta Italia resta soggiogata al dominio pressante dell’anticiclone nord-africano, tuttavia sempre più messo alle corde dalla lenta avanzata da ovest di una saccatura atlantica ora sulla Francia. Il sereno è quindi dominante, in particolare al Centro-Sud, ma anche un comune osservatore noterà che i cieli appaiono di un azzurro sbiadito, quasi lattiginoso: è l’effetto delle polveri sahariane in sospensione in atmosfera, trasportate dai venti di ghibli, la cui presenza è più fitta specie sulle Isole Maggiori, come si può intuire anche dal Meteosat (copyright Eumetsat 2013).
Il cambiamento meteo, dovuto all’intrusione d’aria più fresca atlantica, incombe sempre più da vicino, come conferma la nuvolosità sempre più organizzata che approccia le regioni di Nord-Ovest, senza tuttavia avere per il momento modo di sfondare: sulle aree alpine, ma anche sulla fascia pedemontana piemontese continuano a susseguirsi temporali che, per effetto dell’aspro contrasto fra masse d’aria assai diverse (a cui si somma il caldo-umido che si è accumulato sul catino padano), risultano anche localmente molto violenti.