L’area ciclonica, a carattere freddo, che fino alla giornata di Pasquetta ha penalizzato una parte del nostro Paese, è definitivamente slittata sul comparto balcanico liberando dalle ultime nubi significative anche le estreme regioni meridionali del versante adriatico. Sole splendente dalle Alpi alla Calabria, mentre sulle Isole Maggiori si osservano delle propaggini nuvolose, peraltro medio-alte, costituite da velature o nubi stratiformi. Tale nuvolosità rappresenta il segnale di un nuovo cambio di circolazione, legato all’avvento di correnti dai quadranti meridionali.
Allargando lo sguardo a tutto il Continente Europeo, notiamo come il dominio anticiclonico, proteso anche sull’Italia, debba fare i conti con diverse insidie, dopo l’allontanamento del vortice freddo ed instabile che ha condizionato le festività Pasquali. La banda di nubi presente sulle Isole Maggiori fa parte di un ammasso perturbato nord-africano (area ciclonica sull’entroterra algero-marocchino), comunque limitato, ma che tende leggermente ad indebolire la pressione atmosferica sul Mediterraneo. Non dobbiamo poi trascurare quella striscia perturbata nord-atlantica che attualmente impegna le Isole Britanniche ed è destinata a scivolare lentamente verso sud/est.
L’anticiclone mediterraneo si estende a gran parte del Centro Europa (massimi di 1031 hPa subito a nord delle Alpi), opponendosi al tentativo di sfondamento della perturbazione nord-africana e di quella nord-atlantica, quest’ultima orchestrata da una profonda figura di bassa pressione posizionata in prossimità dell’Islanda.