Febbraio ha assunto ora una veste primaverile, ma quello che è accaduto nella prima metà del mese non si può certo dimenticare. Abbiamo dedicato spazio all’Abruzzo e non solo, ma non si può certo tralasciare la Romagna, fra le zone davvero più colpite e dove l’emergenza neve è stata davvero serissima per giorni e giorni. Un evento lunghissimo, durato nel complesso dal 31 gennaio al 14 febbraio. Ecco come Fabio Casadei ci racconta quello che ha vissuto in quei giorni, con l’inizio del periodo nevoso a partire dal 31 gennaio (quello che vi mostriamo è solo un sunto con alcuni stralci e qualche foto, ma per chi volesse approfondire può consultare qui: https://forum.meteogiornale.it/showthread.php?t=67253).
Masse gelide, di chiara natura pellicolare (visto che si trattava d’aria pesante e continentale) hanno avuto il merito di fare crollare le temperature nonostante, in quota, non si siano avuti valori eccezionali (-13,9°c a 850 hpa). Tale aria gelida, al suo arrivo sul Mediterraneo, ha creato i presupposti per generare un centro di bassa pressione attorno all’Isola d’Elba (poi traslato sull’Adriatico centrale). La prima nevicata è iniziata alle ore 12.00 con una temperatura di +1,2°c ma, in pochissimo tempo, la temperatura è scesa sotto zero. La nevicata non ho mai visto fiocchi grandi (al più medi) ma molto, molto fitti ed è riuscita a scaricare su Forlì 60 cm di neve e su San Biagio (RA) circa 50 cm di neve. Da quando è andata sotto zero, la temperatura è riuscita a salire sopra lo zero solo dal giorno 07.
I giorni 2 e 3 febbraio ha continuato a nevicare molto debolmente (5 cm) mentre il giorno 4 e 5 un nuovo minimo simile a quello precedente ha coinvolto con altri 50 cm di neve San Biagio (RA) e Forlì con temperature sempre ampiamente negative. Dopo un po’ di pausa, il giorno 7 un nucleo gelido ha apportato un piccolo blizzard di 3 cm. Infine, dopo un’ulteriore pausa, un impulso d’aria artica marittima, si è nuovamente gettata su di noi apportando ulteriori intense nevicate (altri 50 cm) con temperature sempre sotto zero dalla sera del 7 alla mattina del 13. Alla fine, il rasserenamento avutosi il giorno 13 ha favorito una minima di -19,2°c il giorno 14 (minima influenzata purtroppo, un po’, dalla brezza).L’accumulo complessivo di San Biagio (RA) è stato di 160 cm, quello di Forlì centro di 170 cm (l’ARPA ha segnato 165 cm nella zona Nord), Cesena sino a 195 cm, Novafeltria (RN) – 277 m. 305 cm. La zona più colpita è stata tra Cesena est e Faenza est (per quanto riguarda la pianura).