Ogni volta che mi reco in Corsica, vengo avvolto dal suo misterioso fascino. Le strettissime strade che dal mare si inerpicano nei monti, divengono quasi mulattiere, e non contaminano affatto un ambiente naturale quasi intatto. I piccoli villaggi con le scritte in francese e corso, ricordano la fierezza di questo popolo, le sue lotte per mantenere la propria identità.
Ma ritorno al paesaggio. Non ci sono aggettivi per definire questo paradiso, assolutamente da visitare. Ma mi raccomando, informatevi preventivamente delle condizioni meteo, alle volte può divenire insidioso, inoltre la copertura del segnale con i cellulari è scadente, con chilometri e chilometri dove si è fuori campo.
Ma ecco la Corsica oggi, vista dall’aereo. La parte orientale della Corsica, qualche giorno fa, sino alle basse quote è stata interessata da violente tempeste di neve, con accumuli anche di 100 cm in 24 ore alla quota di 7/800 metri.
Da sapere. Morfologicamente, la Corsica ricorda l’Abruzzo per le sue altissime montagne. Ma in Corsica in pochi chilometri e si passa dal mare ai 2000 metri. Nella parte centrale dell’Isola è presente un ampio massiccio montuoso, con numerose cime che salgono oltre i 2000 metri, mentre il monte più elevato è il monte Cinto che tocca i 2706 metri. Le zone interne, da aprile in poi, nella stagione del disgelo, si riempiono di laghetti e torrenti impetuosi.