E’ un’Italia divisa in due tronconi: da una parte il Nord è flagellato dal maltempo, mentre il Sud è alle prese con l’apice della fiammata di caldo prefrontale. Come era nelle attese, le temperature più alte si sono registrate in Sicilia, con punte d’oltre 30 gradi su messinese e ragusano. L’aria calda ha trasportato un ingente quantitativo di pulviscolo sahariano, catturato e trasportato in quota dai venti molto intensi che si sono innescati anche in pieno deserto.
La maggiore concentrazione di polveri sahariane interessa tutte le regioni meridionali, insulari e mari attorno. I cieli assumono localmente un aspetto surreale, dalle tonalità giallo-arancio. La foto in basso proviene direttamente dall’isola di Malta, che appare come fosse ricoperta dal fumo di un incendio: tra l’altro anche qui, come in Sicilia, nelle prossime ore si attendono temporali africani che potranno quindi portare le classiche piogge sporche.