Che resterà d’Ottobre? Beh, certamente la tremenda alluvione che ha travolto la Liguria e la Toscana. Poi, probabilmente, ricorderemo le incursioni fredde – brevi – che sono sfociate con alcune nevicate a bassa quota sulle Alpi Cozie e Marittime. Ma come non citare il caldo record dei primi giorni del mese? Per di più venivamo da un mese di Settembre dalle tinte rosso fuoco e largamente dominato dagli Anticicloni.
Se dovessimo utilizzare un singolo aggettivo per indicare l’andamento autunnale, useremo senz’altro “anormale”. Già… di normale c’è stato davvero poco. Dal caldo al freddo, dalla siccità alle alluvioni. Forse dovremo entrare nell’ottica che l’Autunno old-style non c’è più. E’ sparito, e che sia colpa dei cambiamenti climatici è fuor di dubbio. Che poi i cambiamenti siano frutto di una ciclicità o del riscaldamento globale, poco importa. Ora, quando piove, fa paura.
L’incubo alluvione, fortunatamente, sembra scongiurato nelle Isole. Fino a qualche giorno fa si temeva che la goccia fredda, in lenta evoluzione verso est, potesse posizionarsi in modo tale da causare piogge torrenziali nelle aree esposte allo Scirocco. E’ capitato sovente, nel recente passato, che aree cicloniche provenienti da quella parte del Mediterraneo provocassero disastri sia in Sardegna che in Sicilia.
Alla luce delle ultime emissioni modellistiche, è confermato un loro parziale coinvolgimento. Le nubi si concentreranno principalmente sui versanti orientali, producendo delle piogge, qualche acquazzone e occasionali temporali. In prima istanza le precipitazioni saranno più vivaci in Sardegna, poi lo spostamento della goccia in direzione est farà sì che si accentuino in Sicilia. Isolati fenomeni piovosi potrebbero estendersi alla Calabria, ma diciamo che per tutto il weekend condizioni di spiccata variabilità si manifesteranno su gran parte del Centro Sud.
Variabilità che sfocerà facilmente in isolate precipitazioni su Calabria, zone interne Abruzzesi e Laziali.
Sul Nord Italia si percepirà una maggiore influenza anticiclonica. I cieli, durante il giorno, saranno spesso sereni o poco nuvolosi. Gli esordi giornalieri, invece, potrebbero proporre parziali annuvolamenti – soprattutto in Val Padana e nelle coste romagnole – indotti dal sollevamento delle nebbie. Tra lunedì e martedì, poi, le nubi cominceranno ad apparire a sprazzi sulla cerchia alpina e le più vivaci – tra Piemonte e Valle d’Aosta – potranno causare qualche pioggia.
Le nebbie, va detto, interesseranno anche le aree vallive delle regioni Centrali e diversi tratti costieri del versante Adriatico.
Dicevamo delle nubi sulle Alpi occidentali. Le menzioniamo nuovamente perché indicative di un graduale cambio circolatorio. Tra il 2 e il 3 Novembre una perturbazione Atlantica sembra potersi inserire sui mari di ponente e recare un peggioramento prima nelle Isole e poi al Nordovest. Peggioramento che rappresenterebbe il preludio ad un assalto perturbato nei giorni successivi, assalto che dovrebbe spianare la strada all’ingresso del vero Autunno. Che sia la volta buona?