I primi segnali africani sono belli evidenti al Sud e in Sicilia, aree peninsulari baciate da uno splendido sole d’Agosto. E fa caldo! Da ieri temperature in aumento e cresceranno un pochino anche oggi. Colonnina di mercurio pronta a sopportare picchi influenzali di media entità, valori che giungeranno a toccare i 36/37 gradi, probabilmente anche i 38 in qualche zona sicula, pugliese e lucana. Non è certo la prima ondata calda d’Agosto, anzi, correttamente si potrebbe asserire che il mese, o buona parte di esso, là al Sud è stato estivo. Eccome!
Lo stesso non si può certo dire per le altre regioni. Perché il sole ha faticato, e non poco, a ritagliarsi momenti splendenti tra la coltre di nubi. Nubi spesso dense, torve, minacciose. Capaci di recare piogge, acquazzoni, temporali, grandinate. Non che abbia fatto fresco come d’Autunno, ci mancherebbe! Siamo d’Estate ed anche se viene dell’aria fresca appena esce il sole il tepore stagionale non tarda a percepirsi. E per fortuna. Per il freddo c’è tempo, giusto una stagione intera – quella invernale – e qualche intermezzo autunno/primaverile.
Ma tralasciamo le divagazioni e cerchiamo di capire cos’accadrà. Anzitutto per oggi confermiamo il rapido peggioramento temporalesco indirizzato al Nord Italia. Ma non allarmiamoci. Durerà poco. Dalla sera graduale miglioramento e le schiarite inizieranno a farsi largo. Quelle poche nubi in transito al Centro ed in Sardegna potrebbero recare qualche isolato acquazzone, mentre l’Italia Meridionale – lo abbiam detto – è avvolta da una coperta anticiclonica di quelle davvero riscaldanti. Però, domani, inizierà a variare qualcosina. Cosa? Il posizionamento altopressorio.
Liberato il campo dall’ammasso temporalesco, l’Alta Pressione s’alzerà in latitudine e andrà ad unirsi ad un’altra struttura stabilizzante, quella presente sull’Europa centro orientale. Cosi facendo porterà i massimi al di là delle Alpi e quando si verifica tal tipo di scenario, ecco il caldo trasferirsi sulle regioni Settentrionali. Intendiamoci, non che altrove faccia fresco, anche perché per qualche giorno seguiterà a fluire aria molto calda dal Nord Africa e si raggiungeranno quei valori termici indicati in apertura.
Quel che è giusto evidenziare è la crescita dell’umidità in Val Padana, che condurrà verso quelle fastidiose condizioni d’afa. Non si raggiungeranno i picchi di Luglio e questa è già un’ottima notizia. Anche perché la disposizione anticiclonica convoglierà un po’ d’aria secca verso la Penisola. Tuttavia i maggiori effetti dovrebbero percepirsi al Centro Sud e nelle due Isole. In che modo? Anzitutto con una graduale lieve flessione termica e poi con la genesi di locali addensamenti nuvolosi pomeridiani in vicinanza dei rilievi. Nuvole che non si limiteranno a ingrigire i cieli, ma potrebbero causare la caduta di qualche temporale.
Agli inizi della nuova settimana inizieranno a mutare gli scenari. L’Atlantico non se ne starà là, lontano, a guardare. No. Stavolta tenterà di forzare il dominio anticiclonico e comincerà dal Nord. Spifferi d’aria umida inizieranno quell’opera erosiva che condurrà verso una diminuzione delle temperature e la ricomparsa dell’instabilità montana. Tra lunedì e martedì gli episodi instabili dovrebbero limitarsi alle sole Alpi, ma poi pare profilarsi una propensione allo sconfinamento verso le fasce pedemontane ed infine – attorno alla metà della settimana – anche in pianura. E sarà allora che si apprezzerà il calo termico suddetto.
Lo schiacciamento dell’Anticiclone interromperà la circolazione settentrionale al Centro Sud. Il consolidamento altopressorio farà sì che le condizioni meteo siano splendide, le temperature saliranno nuovamente di qualche grado ma non dovrebbero raggiungere valori eccezionali o comunque tali da recare sofferenza.